APERTURA DEI LAVORI DA PARTE DEL SEGRETARIO GENERALE COSIMO QUARTA
Buongiorno a tutti,
Autorità, gentili signore, graditi ospiti, benvenuti alla XVI Edizione del Premio Pico della Mirandola.
Il Premio Pico nasce su iniziativa della locale Cassa di Risparmio di Mirandola nel 1989, cinque anni prima delle celebrazioni per il cinquecentesimo anniversario della morte di Giovanni Pico.
Giovanni Pico della Mirandola è ricordato, per la sua proverbiale "memoria", e ancor più per le sue opere di alto valore morale, filosofico e teologico. Tra queste, la più conosciuta/celebrata è l' "Oratio de hominis dignitate (1486)".
Giovanni Pico era attratto dalla conoscenza del vero e dal valore dell'uomo, tant' è che nell'Oratio scrive "Medium Te Mundi Posui" (ti ho collocato al centro del mondo) (medaglia coniata per la XVI edizione).
Il Premio Pico della Mirandola ha il pregio di riportare all'attenzione odierna il pensiero del grande umanista, e la ricerca continua dell'uomo al sapere e alla conoscenza.
Giovanni Pico voleva portare a Roma i saggi di tutte le culture e delle diverse religioni per discutere quanto da lui elaborato nelle novecento tesi: l'affermazione della persona umana, la sua autonomia di giudizio e di volontà.
Il Premio Pico attrae a Mirandola figure di spicco nei campi scientifico, economico-finanziario, culturale, imprenditoriale sociale e religioso, politico-istituzionale offrendo un'opportunità unica per approfondire e meglio conoscere le loro idee e il loro sapere.
Conoscenza e sapere che assumono un'importanza ancora maggiore alla luce dell'accelerazione con cui l'Intelligenza Artificiale (AI) sta emergendo e consolidandosi.
In questo contesto, diventa significativo ricordare quanto pronunciato da Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: " è necessaria una riflessione che parta dalla sapienza del cuore e, al di là delle legittime preoccupazioni, da una certezza: delle macchine è la grande capacità di memorizzare e correlare tra loro i dati, ma proprio dell'uomo è l'intelligenza per decodificarne il senso."
A distanza di 35 anni dalla prima edizione, il Premio, Pico è una realtà conosciuta sia in Italia che all'estero (basti pensare ad alcuni premiati internazionali quali Jacques Delors, Valery Giscard D'Estaing, Edmund Phelps, Hans Tietmeyer).
Con l'attuale edizione, sono 56 le personalità premiate ( alcune ci hanno onorato della loro presenza anche in questo contesto alcuni hanno mandato messaggi di ringraziamento).
Una delle caratteristiche fondamentali del Premio Pico, nonché una delle ragioni del prestigio di cui gode a livello nazionale e internazionale, è data dall'alto valore del suo comitato scientifico.
Del Comitato Scientifico, presieduto dal 2004, dal professor Rainer Masera ne fanno parte i professori Francesco Capriglione, Gino Gandolfi, Cesare Imbriani, Giuseppe Morbidelli, Luigi Paganetto, e l'ing. Adriano Maestri.
Le laudationes caratterizzano ulteriormente il Premio; le argomentazioni e le motivazioni elogiano ed evidenziano i meriti dei premiati e sono elemento fondamentale del riconoscimento pubblico di cui godono, che viene ulteriormente acclarato con l'assegnazione del Premio Pico.
Nel 2006, in occasione della IX Edizione, il Presidente della Fondazione Edmondo Trionfini – Presidente dal 2001 al 2014 – un uomo con una straordinaria combinazione di valori etici e morali, competenza tecnica e visione del futuro, nonché profondo conoscitore del pensiero di Giovanni Pico e quindi convinto sostenitore del Premio, registrò il marchio, con conseguente uso esclusivo riservato alla sola Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola.
Alcune edizioni del Premio Pico; non hanno avuto la regolare cadenza biennale in ragione di fattori esogeni quale per es. l'edizione del 2012 che a causa degli eventi sismici si tenne nel 2013 e la XV edizione tenutasi da remoto nell'autunno del 2020 (come è noto in piena pandemia COVID), ha visto premiati Werner Hoyer, Presidente della Banca Europea degli Investimenti, Gianpaolo Dallara, fondatore dell'omonima casa automobilistica, e Claudia Fiaschi, Portavoce Forum Terzo Settore (recentemente scomparsa).
Anche questa edizione, inizialmente prevista per il 2023 coincidendo peraltro con il 160° anniversario dell'istituzione a Mirandola di una Cassa di Risparmio è stata posticipata ad oggi, in ragione della rinnovata governance della Fondazione.
Il 27 settembre 1863, infatti, con Regio Decreto, re Vittorio Emanuele II istituiva, sotto il patrocinio e la garanzia del Comune di Mirandola, la Cassa di Risparmio, le cui evoluzioni normative intervenute a partire dal 1990 (L. 218 del 1990 c.d. Legge Amato) hanno portato alla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola.
Nel concludere, mi è particolarmente gradito ringraziare i Premiati, il Comitato Scientifico ed il suo Presidente prof. Rainer Masera, che ringrazio per la stima e la considerazione che ripone nella Fondazione e nella Città di Mirandola, il Presidente di ACRI prof. Giovanni Azzone che ha concesso il Patrocinio all'evento ed il Presidente della Fondazione Francesco Vincenzi che sin dal primo giorno del suo insediamento ha messo in cima alle attività da realizzare la XVI ed. del Premio Pico della Mirandola.
Grazie a tutti voi per la vostra presenza.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE FRANCESCO VINCENZI
Autorita' Signore e Signori Gentili Ospiti buongiorno a tutti e grazie di essere
qui.
E' con evidente soddisfazione che la carica di Presidente della Fondazione
Cassa di Risparmio di Mirandola mi consente di poter avere oggi il privilegio
di porgere a Voi tutti presenti, alle autorita' civili, militari e religiose il mio
saluto di benvenuto a questa XVI edizione del Premio Pico della Mirandola.
Un premio, consolidato nel tempo, ma che ha solo 34 anni di vita, pochi di
piu' di quelli che il nostro noto concittadino Giovanni Pico aveva quando
mori'. Ma in quel breve tempo la sua natura poliedrica, caratterizzata da
spiccata capacita' critica e di studioso, gli consenti' di maturare esperienze che
ancora oggi lo consegnano a noi tutti come figura dallo spessore e dal tratto
indelebile. Per questa citta', ma direi meglio per tutti, e' una sorta di
patrimonio comune che anche grazie a questo Premio rinnova il suo lascito
a figure che ne prolungano l'operato nelle rispettive discipline. Le mie radici,
come quelle di molti di Voi, affondano in questo territorio e nei valori della
sua gente operosa; una comunita' ed un territorio che hanno vissuto momenti
drammatici, paure e timori ravvicinati nel tempo a partire dai tragici eventi
sismici del maggio 2012 (piu' di un decennio fa), con danni ai privati alle
imprese agli edifici pubblici e ai luoghi di culto quantificati in circa 12 mld euro)
che aveva distrutto il tessuto produttivo del territorio ovvero quel Polo
Biomedicale che non delocalizzò altrove la produzione in quel momento e
consegue ormai un fatturato annuo di circa 1mld euro.
Dunque ora , chi piu' di noi, comprende il significato della parola "Casa
Comune", quel luogo cantato da Francesco d'Assisi ( colui a chi e' intitolata
la nostra chiesa distrutta e ricostruita) e ripreso nell'enciclica di Papa
Francesco in cui la nostra casa e' la Terra madre in cui condividiamo
l'esistenza e per questo il nostro sforzo deve ambire a salvaguardarla
prendendoci cura dei suoi equilibri sociali ed economici. E per farlo ,
talvolta, occorre ambire anche alla correzione di quei modelli che non
favoriscono coesione, condivisione e sviluppo eterogeneo. La Fondazione
Cassa di Risparmio di Mirandola, una delle 88 presenti in Italia, e' da sempre
l'ente promotore del Premio, il suo Consiglio di Indirizzo - e' rappresentativo
di 11 Enti designanti e nell'ultima seduta del 6 maggio scorso mi ha
riconfermato nel ruolo di Presidente per i prossimi 4 anni e l'occasione
odierna mi permette di ringraziare i componenti il Consiglio per la fiducia
che hanno riposto in me ed e' una fiducia che intendo rispettare a 360°
lavorando con impegno e sacrificio verso una Casa Comune che possa porsi
come obiettivi traguardi ambiziosi di crescita, di benessere del territorio in
cui opera, perseguendo cosi' finalita' di interesse pubblico e di utilita' sociale,
per favorire lo sviluppo civile, culturale, sociale ed economico generando
valore e profitto da destinare alla collettivita'. Gli Obiettivi di Sviluppo
Sostenibile forniscono un modo di rappresentare e monitorare quelle attivita'
che da sempre impegnano la Fondazione: il contrasto alle disuguaglianze
sociali, il benessere e l'attrattivita' del territorio di riferimento,
l'educazione e la formazione, l'innovazione tecnologica e scientifica.
Tali attivita' si possono riassumere in quattro aree d'intervento l'Area
Cultura, l'Area Ricerca e Formazione, l'Area Sociale e l'Area Salute,
Ambiente e Territorio. L'attivita' della Fondazione e' svolta secondo il
principio di sussidiarieta' intesa come affiancamento agli enti, e non come
sostituzione agli stessi, sostenendo o promuovendo con risorse proprie quei
progetti tesi allo sviluppo del territorio. E il nostro territorio di riferimento e'
rappresentato dall'Unione Comuni Modenesi Area Nord della Provincia di
Modena (i 9 comuni di : Camposanto, Cavezzo, Concordia, Finale Emilia,
Medolla, Mirandola, San Felice, San Possidonio, San Prospero).
La Fondazione, da diversi anni, ha orientato la propria attivita' al
perseguimento delle sfide e degli obiettivi delineati dalle Nazioni Unite
nell'Agenda 2030, focalizzandosi sui cosiddetti "GOAL" e questi obiettivi
mirano al benessere delle persone, sia nel presente che nel futuro,
guidando cosi' l'organizzazione verso " uno sviluppo che soddisfi i bisogni
del presente senza compromettere la possibilita' delle generazioni future di
soddisfare i propri". A partire dal 2000 la Fondazione Cassa di Risparmio
di Mirandola, che oggi può contare su una solida e coesa governance ed una
oculata e lungimirante guida nella persona del Suo Segretario Generale
Cosimo Quarta, ha erogato nel territorio di riferimento oltre 38milioni di
euro e l'attivita' e' stata compiuta con circa 2130 interventi erogativi. Le
erogazioni effettuate negli ultimi 3 anni ammontano a circa 4 milioni di
euro. Nel 2023 appena concluso, le erogazioni sono state capillari sul
territorio per un valore complessivo di quasi 1,4 milioni con 96 interventi:
dieci interventi di valore superiore a 25.000 euro che hanno assorbito oltre il
53% delle risorse deliberate. Ciò evidenzia la volonta' della Fondazione di
sostenere progetti di notevole entita', anche a carattere nazionale quale
il "Fondo per la Repubblica Digitale", accanto alle numerose iniziative
minori che contribuiscono alla valorizzazione del tessuto economico e
sociale del territorio
In conclusione consentitemi di evidenziare con soddisfazione per la loro
valenza strategica 2 progetti che vedono protagonista la Fondazione in
quest'ultimo periodo:
due progetti di differente natura ma che allo stesso modo voglio guardare al
nostro domani:
1. il contributo per 1mil euro alla FONDAZIONE HOSPICE SAN MARTINO
per la realizzazione di una struttura socio-sanitaria residenziale di
accompagnamento e cure palliative al malato grave in localita' Budrighello
frazione di San Possidonio (MO) - di cui si e' cominciato gia' a parlare nel
2009 - nell'Area Nord.
2. L' attivazione di un Corso di Laurea Magistrale in Bioingegneria per
l'innovazione in Medicina (classe di Laurea Ingegneria Biomedica) a partire
dall'Anno Accademico 2024/2025, avanzata dal Dipartimento di Scienze
Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze e dal Dipartimento di Ingegneria
"Enzo Ferrari" di UNIMORE a Mirandola. E, a conclusione della cerimonia
firmeremo con il Magnifico Rettore la convenzione tra l'Universita' Degli
Studi di Modena e Reggio Emilia e la Fondazione Cassa di Risparmio di
Mirandola per il finanziamento pari a 1,5mil euro (distribuito in 15 annualita')
per l'attivazione del corso di laurea.
Dunque due progetti importanti, due slanci molto concreti verso la nostra
comunita' a cui si aggiunge tutt'altro che scontata la presentazione alla
Regione Emilia-Romagna del progetto di recupero del Castello dei Pico,
sede della Fondazione e dimora della dinastia dei Pico di cui oggi, come
anticipato, in questa sede ne celebriamo l'esponente piu' autorevole.
Interventi, che nella loro complessita' ed incidenza, rappresentano in modo
coerente quella che e' la mission di una Fondazione bancaria: essere dotati
di visione prospettica volta a perseguire lo sviluppo sociale- economico
e culturale del territorio di riferimento a beneficio di quella Casa
Comune che fu dei Pico, che e' stata dei nostri padri e che ora tocca a noi
mantenere casa di tutti prendendocene cura al meglio.
Grazie davvero a tutti Voi